Coronavirus : No per ora alla Zona Rossa in Valle Seriana

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E’ arrivata nel tardo pomeriggio la decisione dell’istituto Superiore di Sanità che ha deciso per la non istituzione della Zona Rossa in media Valle Sariana. Sarà in un ulteriore Dpcm che verrà messo a punto e che, allo stato, dovrebbe indicare due comuni, Nembro e Alzano Lombardo.

A Bergamo e provincia in un solo giorno si aono registrati 129 contagi da coronavirus, aumentati in poche ore da 243 a 372. 

Dunque l’Istituto superiore di Sanità ha creduto sia questa la strada giusta. Claudio Cancelli sindaco di Nembro, lui stesso risultato positivo al virus aveva affermato: ” Ci affidiamo a specialisti ed esperti, sicuri che prenderanno le decisioni più efficaci e ponderate”. Più preoccupato all’ipotesi di Zona Rossa si era pronunciato il sindaco di Alzano Camillo Bertocchi: “È chiaro che ci affidiamo alle autorità, nel rispetto dei ruoli. Ma la mia speranza è che si riservi un’attenzione particolare per la nostra valle: non possiamo far morire le aziende, ultimi presidi del territorio”.

Intanto migliorano le condizioni di salute del neonato di 20 giorni ricoverato in patologia neonatale all’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, in isolamento sotto osservazione. Il tampone era risultato positivo ma fortunatamente la piccola respira da sola e la situazione non risulta particolarmente compromessa.

Buone notizie anche per quanto riguarda il primario dell’ospedale di Alzano Lombardo, guarito e dimesso dal nosocomio di Legnano, dove si trovava ricoverato.

L’ASST Bergamo Est è in prima linea per la gestione dell’afflusso dei pazienti con problemi respiratori, presso le varie sedi in cui è articolata, sulla base delle istruzioni indicate da Regione Lombardia.

La situazione è in costante evoluzione e le decisioni vengono condivise, relativamente alla loro fattibilità con pareri preventivi da parte della direzione generale Welfare di Regione Lombardia.

La gestione dei casi che presentano sintomatologie febbrili o respiratorie sono in capo a tutti i Presidi dell’Azienda, tranne il POT di Calcinate e il Presidio di Gazzaniga, non sede di pronto soccorso.

L’attività di presa in carico di pazienti con tali sintomi prevede in questi casi la valutazione clinica e l’esecuzione di un tampone faringeo per l’accertamento del contagio; in attesa dell’esito è stata predisposta un’area dedicata a questa tipologia di pazienti con possibile sintomatologia, pressoché presente in tutte le sedi anche se quella più interessata è la struttura di Seriate.

Per gestire questo iper afflusso sono state attivate due procedure di reclutamento di medici e infermieri così come indicato dal Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.

Gli arruolamenti sono già partiti. Si sta inoltre contattando il personale infermieristico che si era candidato al recente concorso pubblico indetto dall’ ASST, con risposte più che positive.

Le accettazioni chirurgiche, mediche e ostetriche del Presidio di Alzano Lombardo sono a tutt’oggi dirottate verso altri Presidi, continuando a garantire a pieno regime le funzionalità del Pronto Soccorso.

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