10 Luglio 1972: Gazzaniga sott’acqua

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Era il 10 Luglio 1972 quando un violento nubifragio devastò la media Valle Seriana. Un operaio di 36 anni morì nel crollo della sua casa dopo aver salvato la moglie e la figlia. I danni a edifici e infrastrutture superarono i 30 milioni di euro attuali.

 

Era un lunedì, giornata faticosa, come ogni inizio di settimana in valle.
Verso le nove di sera il cielo si fece nero sopra le case, da Gazzaniga a Nembro fu subito notte, scatenando un nubifragio apocalittico, pioggia battente, furiosa, i torrenti che esondavano per strada, invadendo le case portandosi dietro terra, detriti, alberi, travolgendo muri, auto, segnaletica stradale e persone. Un operaio di 36 anni, Giovanni Falconi, di Comenduno, ha avuto appena il tempo di portare in salvo moglie e figlia che la parete di casa gli crollò addosso. Muorì schiacciato sotto il peso delle macerie, così come altre case che si afflosciano al suolo, le fognature esplosero,il paese rimase al buio e la paura si fece terrore e disperazione, tutt’ora viva nel racconto di chi rimase coinvolto nell’accaduto.

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